mercoledì 9 luglio 2008

L'opera al giallo


Realtà (solfo), Verità (mercurio) e Bellezza (sale) sono considerati i tre elementi "chemici" necessari per realizzare l'Oro filosofale, punto di arrivo di una ricerca artistica e filosofica che ha origini antichissime.

L'Oro filosofale è la miniera creativa che l'artista scopre dentro di sé al termine di un triplice percorso di elaborazione della Pietra grezza (l'energia sessuale) in Elixir (desiderio di conoscenza) che si compie in tre Atti: purificazione/sublimazione (nigredo), trasmutazione/elaborazione creativa (rubedo), trasformazione/ esperienza cognitiva (albedo).


La Dottrina alchemica prescrive la Medicina (arsenico), la Cura (nitrato di ferro) e infine l 'Antidoto (l'antimonio) al fine di ridurre l'egemonia razionalizzatrice di Saturno e far prevalere la logica intuititiva di Hermes. Il tempo necessario per apprendere la Dottrina è chiamato Iosis (ingiallimento) della Materia cerebrale. Ciò significa che molti individui giungono ad esprimere la loro creatività naturale, ma pochi sono poi capaci di trasformare le loro opere in una autentica esperienza cognitiva. E' a questo punto che diventa necessaria la conoscenza dell'Arte (rinascimentale, moderna e contemporanea).

Di solito gli artisti del Rinascimento impiegavano nove anni per comprendere i segreti dell'arte. Il Maestro di bottega, dopo aver sottoposto l'allievo a prove di abilità tecnica e di resistenza mentale, iniziava a insegnare il significato simbolico di ogni immagine. Comprendere l'immagine elaborata dalla mente, propria o altrui, significa stimolare il "desiderio di conoscenza" (Ercole) ad andare oltre i limiti della ragione speculativa (le colonne d'Ercole)

Allo stesso modo la tecnica psicoanalitica contemporanea rielabora un percorso di conoscenza di sè già codificato dagli alchimisti che "ripescavano" dal subconscio o dall'inconscio onirico le immagini, i sogni e i simboli che "codificavano" i passaggi iniziatici della trasformazione della libido sessuale in "libido creativa" (Elixir rubeum) e "libido spirituale" di conoscere Dio (Elixir Album).


In un certo senso la "libido creativa" corrisponde alla capacità di Re Mida di trasmutare tutto ciò che tocca, pensa e immagina in Oro, sintesi di "Realtà, Verità e Bellezza".
La trasmutazione degli elementi concreti, materiali e mentali, in plusvalore è suscitato dal "desiderio di conoscere" la Materia psichica (la Pietra rossa) e la sua possibile trasformazione creativa in Materia mentale (la Pietra gialla) e spirituale (la Pietra filosofale)

Per l'Arte Alchemica orientale la trasmutazione dei fattori mentali inferiori (tamas/prigrizia, indolenza, apatia) in desiderio di conoscenza (rajas/attenzione, concentrazione, focalizzazione) e illuminazione della "Mente d'oro" (Sattva/intuizione, proiezione e immaginazione creativa) può avvenire compiendo un "percorso artistico" che non ha niente a che fare con le prescrizioni religiose della "rinuncia, dell'abbandono o della compassione" elaborate dall'Alchimia cattolica.

Il programma pedagogico dell'Arte Alchemica si sviluppa in tre fasi della durata di tre anni ciascuna:
1. Espansione delle qualità della percezione (Elixir Rubeum) fino alla definitiva "conversione" nello sguardo dell'Anima. Ciò avviene attraverso l'alchimia della percezione critica, sensoriale e razionale. Al termine di questa prima fase l'alchimista della II^ Materia percepisce una unica Realtà.

2. Evoluzione delle capacità di apprendimento attuata attraverso le modalità della percezione, della contemplazione e della meditazione. Il punto di arrivo è la comprensione delle verità nascoste, delle verità invisibili e infine delle verità spirituali che "emanano" ancora oggi dagli emblemi e dai giochi di coscienza messi in atto dalla libido creativa.

3. Trasformazione della coscienza ordinaria, influenzata dalla dualità insita nei meccanismi subconsci della percezione e della conoscenza, nella coscienza creativa di Re Mida e infine nella coscienza spirituale dell'Illuminato in grado di percepire e generare la Bellezza Universale (Venere in Taurus), simbolo di unificazione dei valori della bellezza e della ricchezza. della verità e della coscienza, della realtà materiale e di quella spirituale

"La Calunnia" dipinta da Botticelli traduce l'Atto dello Iosis in una unica rappresentazione allegorica. Re Mida deve affrontare i sette personaggi che gli sfilano davanti prima di giungere a trasformare "la calunnia", metafora dell' ignoranza partorita dalla libido materiale, nell'Oro della conoscenza alchemica.